Nel 2019 l'Ufficio Armi della Questura di Cuneo ha ricevuto 883 istanze per porto d'armi ad uso caccia e 1132 istanze per porto d'armi ad uso sportivo, rilasciando rispettivamente 618 e 951 licenze. I dati sono stati diffusi dalla Questura stessa: il numero complessivo delle licenze in corso di validità sul territorio provinciale, ad oggi, è di 14.095. Durante l'anno in corso sono stati emessi in totale 75 decreti di rigetto: 38 per le domande di porto d'armi ad uso venatorio o sportivo, mentre sono stati 37 i decreti di revoca di licenze precedentemente rilasciate. Le motivazioni sono da individuare prevalentemente nel venire meno dell'idoneità psicofisica, oltre che per la commissione di reati o fatti particolari in ambito familiare. Solo in 6 di questi ultimi casi è scaturito un contenzioso con ricorsi al TAR del Piemonte che sono stati rigettati, esito analogo per i due casi di ricorso gerarchico presentato nei confronti della Prefettura di Cuneo.
I dati, come detto, sono stati diffusi dalla Questura contestualmente all'illustrazione delle novità introdotte dal decreto 104 del 2018 in materia di rilascio e durata della licenza di porto d'armi. Il decreto ha alzato da 6 a 12 il numero massimo di armi sportive che è possibile detenere in casa, abbassando da 6 a 5 anni il termine di validità per le licenze per la caccia e per l'uso sportivo. Un'altra delle novità introdotte è la necessità di presentare il certificato medico di idoneità psicofisica, ogni cinque anni, anche per la semplice detenzione: pertanto chi possiede armi pur non essendo titolare di porto d'armi in corso di validità dovrà ottenere ugualmente entro il 13 settembre la certificazione medica di idoneità psicofisica.