CUNEO - Nell'hinterland cuneese un ambulante abusivo spilla soldi agli anziani con un raggiro subdolo

L'uomo si avvicina fingendo di conoscere la vittima: 'Sono il figlio di Antonio'. Approfittando della confusione mentale gli carica la macchina di ortaggi che farà pagare uno sproposito: è la cosiddetta 'truffa della verdura'

s.m. 20/01/2020 15:11

 
“Salve, come sta? Mi riconosce? Sono il figlio di Antonio, il muratore”. Nei giorni scorsi si è presentato così a molti anziani residenti nell’hinterland cuneese. Peccato che di Antonio, che talvolta fa sì il muratore, ma in altre occasioni può diventare piastrellista o elettricista, come il più poliedrico dei tuttofare, non ne abbia mai sentito parlare nessuno.
 
L’uomo, sulla quarantina, viaggia a bordo di un furgoncino bianco con un carico di frutta e verdura e dopo aver confuso l’interlocutore insinuando il seme del dubbio (metti mai che Antonio esista davvero, si potrebbe anche offendere!) inizia a caricargli il cofano dell’auto con cassette colme di arance, mele, cachi, patate, cipolle e chi più ne ha più ne metta. “Le prime gliele regalo, le altre me le paghi”. A quel punto il cliente designato, volente o nolente, già disorientato dalla situazione e quasi sentendosi in debito con il venditore abusivo per l’omaggio, sborsa quanto richiesto, senza badare troppo al prezzo. 
 
Solamente una volta che il furgoncino bianco si è allontanato l’anziano si rende conto di avere sì il bagagliaio pieno di ortaggi, ma anche di averli pagati uno sproposito (fino a dieci volte il prezzo di mercato) e di essere stato vittima di una truffa basata su una sottile violenza morale e psicologica.
 
Spesso la lieve entità del danno economico e la vergogna ‘per esserci cascati’, spingono chi cade nel tranello a fare finta di nulla e non parlare dell’accaduto con nessuno, ma nei giorni scorsi sono giunte nella nostra redazione più d'una segnalazione di familiari di persone truffate che hanno ritenuto opportuno rendere noto quanto successo per evitare che altre persone subiscano il medesimo destino.
 
Nell’ultima settimana tre episodi con il medesimo canovaccio sono stati registrati nella zona tra Caraglio e Dronero, mentre un’altra segnalazione è arrivata dalla zona di Centallo, ma avvistamenti simili sarebbero stati fatti in tutta la provincia Granda. Una recrudescenza del fenomeno, diffuso in altre parti d'Italia, che non deve far abbassare le antenne. Nel caso in cui ci si trovi in una situazione analoga il consiglio è sempre il medesimo: avvertire le forze dell’ordine.  
 
 
 

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