"Ho informato il direttore di Auschwitz di non essere in grado continuare a lavorare per il Museo". Così, in un post su Facebook, Diego Audero, 

la guida turistica di Auschwitz (Polonia) originaria di Faule, in provincia di Cuneo, in un post su Facebook. Negli scorsi giorni il 35enne è stato vittima di un attacco razzista. La sua casa di Cracovia è stata presa di mira dai vandali e riempita di scritte: "Auschwitz per le guide polacche", "La Polonia per i polacchi" e una stella di David equiparata a una svastica nazista. "Ringrazio la direzione del museo per l'appoggio che mi ha dato - ha spiegato Audero- purtroppo il museo non è fatto solo dalla direzione". 

 

La reazione di Audero, 'reo' a seconda di alcuni, di aver dato troppa attenzione mediatica all'episodio avviene in seguito alle polemiche susseguitesi nei giorni scorsi. Tra i prtagonisti la responsabile dell'educazione di Malopolska, Barbara Nowak, aveva chiesto le dimissioni dell'italiano. La guida ha comunque ribadito la volontà di rimanere in Polonia.