Un nuovo episodio di violenza tra le mura del carcere di Cerialdo, nel pomeriggio di venerdì 24. Intorno alle ore 15,30, durante la normale procedura di chiusura delle celle, un detenuto italiano ha lanciato olio bollente contro un agente di Polizia Penitenziaria. Il recluso aveva manifestato l’intenzione di uscire “per fare quattro passi”, ma il responsabile della gestione dei “passeggi” gli aveva risposto che non era possibile.
A quel punto la reazione violenta: l’olio, contenuto in un recipiente, ha raggiunto alle gambe il poliziotto. La sua tempestiva reazione gli ha evitato conseguenze peggiori, tuttavia il ferito ha subito lesioni che hanno richiesto un accertamento medico e una prognosi di due giorni. In seguito un altro agente della Penitenziaria, intervenuto per ristabilire l’ordine, è stato a sua volta colpito con una macchina da caffè moka alla gamba, scivolando sulla macchia d’olio e riportando così una distorsione: la prognosi in questo caso è di cinque giorni.
“Già nei giorni scorsi abbiamo chiesto che venga dichiarato lo stato di emergenza da parte del presidente del Consiglio Giorgia Meloni e che venga nominato un commissario straordinario” ricorda il segretario generale del sindacato Osapp Leo Beneduci: “La sicurezza del personale di Polizia Penitenziaria e la necessità di misure straordinarie non sono più procrastinabili, pena il disastro del sistema penitenziario”.