La corte di Assise di Appello di Torino ha confermato la condanna a 21 anni e 3 mesi di carcere per Assunta Casella, accusata dell'omicidio di suo marito Severino Viora, settantottenne, ritrovato senza vita in un noccioleto a Paroldo nel giugno del 2016. A svelare alcuni retroscena emersi durante il processo è l'Ansa: la donna, secondo quanto affermato dal suo legale, Marina Bisconti, fu acquistata dal suo futuro marito, che la maltrattava pesantemente e la costringeva anche a prostituirsi. Il legale ha chiesto, in caso di condanna, le attenuanti generiche. "Fatti di 45 anni fa non le giustificano", ha sostenuto il procuratore generale Nicoletta Quaglino, che aveva proposto l'ergastolo.
"Quando aveva 14 anni e viveva in Calabria con la famiglia fu letteralmente comprata, per 500 mila lire, dall'uomo che, dopo averla portata in Piemonte, la prese in moglie e la costrinse a una vita durissima": è quanto è stato raccontato oggi dalla difesa in Corte di Assise d'Appello a Torino. La donna continua a dichiararsi innocente.