Dieci patteggiamenti, tre richieste di messa alla prova, un proscioglimento. Si è sviluppato così, nella giornata di venerdì 17 maggio a Torino, il processo per il caso dei prodotti dop confezionati in violazione del disciplinare con maiali fecondati con il seme di suini danesi. A riportare la notizia è l'Ansa: il Pubblico Ministero Vincenzo Pacileo ha contestato la frode in commercio aggravata. La pena più elevata è di 14 mesi di reclusione con la condizionale.
La questione era relativa alla messa in commercio di "decine di migliaia di suinetti" destinati ai prodotti dop (San Daniele, Parma, Crudo di Cuneo) attraverso "l'uso di genetica non consentita dai disciplinari". In particolare si parla di semi provenienti da esemplari delle razze Duroc Danese e Large White Danese, considerate "più performanti di quelle consentite in termini di rapidità di accrescimento". L'inchiesta, che coinvolge gran parte del Nord Italia, riguarda circa duecento indagati. Lo scorso settembre gli atti sono stati inviati a varie procure (tra cui Cuneo, Vercelli, Pordenone, Mantova, Lodi) per competenza.