I prosciutti italiani Dop, tra i quali il Crudo di Cuneo, venivano prodotti da maiali fecondati con il seme di suini danesi. Per questa truffa 22 allevatori e collaboratori e 8 società finiranno a processo a Torino.
Il Pubblico Ministero del capoluogo piemontese Vincenzo Pacileo ha inviato agli indagati l'avviso di chiusura delle indagini preliminari, dove si spiega che si procede - a seconda delle singole condotte contestate - per associazione per delinquere finalizzata alla frode in commercio e alla contraffazione di indicazioni geografiche e denominazione di origine dei prodotti agroalimentari.
Per altre decine di posizioni gli atti sono stati trasmessi ad altre procure piemontesi e friulane per ragioni di competenza territoriale: tra queste, anche quella di Cuneo.
Il capo d'accusa parla della "commercializzazione di decine di migliaia di suinetti" destinati ai prodotti italiani dop attraverso "l'uso di genetica non consentita dai disciplinari".
In particolare si tratta di semi provenienti da esemplari delle razze Duroc Danese e Large White Danese, considerate "più performanti di quelle consentite in termini di rapidità di accrescimento ponderale". La velocità era infatti tale che gli allevatori, per nascondere la vera origine degli animali, dovevano tatuarli retrodatando la data di nascita di uno o due mesi.