Il giovane saviglianese conosceva molto bene la zona: le immagini lo ritraggono a Castelmagno già a Ferragosto dello scorso anno insieme a un gruppo di amici. Alcuni di loro sono tra le vittime e i feriti del terribile schianto della notte scorsa. Anche il veicolo è lo stesso, ora ridotto a una carcassa. Lo confermano i Carabinieri, che però al momento non aggiungono ulteriori dettagli: gli accertamenti relativi all’omologazione per quel numero di passeggeri (erano in nove a bordo) e alla regolarità della revisione sono tuttora in corso da parte degli inquirenti.
Inserendo i dati del fuoristrada sull’app di tracciamento Scanner Veicoli risulta che il Defender, immatricolato nel gennaio 2007, fosse omologato per un massimo di sei passeggeri. Approfondimenti in corso anche sulla validità della revisione: l’ultima registrata dalla app, effettuata nel 2017 quando il contachilometri segnava più di 76mila chilometri, è scaduta il 31 luglio 2019. Nelle prossime ore si saprà forse se queste informazioni preliminari corrispondono ai riscontri di chi sta indagando su quel tragico volo di 200 metri che ha spezzato cinque giovanissime vite.