PEVERAGNO - Provocò un incidente, si ritrova a processo per guida sotto oppioidi: “Ma erano antidolorifici”

La donna, alla guida di un camper, aveva bocciato contro un’auto in arrivo dalla corsia opposta a Peveragno. Dopo gli esami tossicologici è finita nei guai

a.c. 14/09/2021 17:20

 
Aveva provocato un incidente “bruciando” una precedenza lungo la Strada Provinciale 42, nel comune di Peveragno. Ora di fronte al giudice deve rispondere non solo per le lesioni provocate alla guidatrice dell’altro veicolo, una morozzese di 45 anni, ma anche per guida sotto l’effetto di stupefacenti.
 
Lei, però, giura di non aver assunto droghe di nessun genere prima di mettersi alla guida del suo camper. Ad alterare i risultati tossicologici sarebbero stati i potenti antidolorifici somministrati dal personale sanitario prima del ricovero in ospedale. Una circostanza confermata dal medico del 118 intervenuto in quel pomeriggio di agosto del 2019 e dalla dottoressa del reparto di medicina d’urgenza del Santa Croce che autorizzò il ricovero. Alla signora M.B. erano stati somministrati in particolare fentanyl e tramadolo.
 
Sulle circostanze del sinistro si è espressa anche la donna che era alla guida dell’altro mezzo. In corrispondenza del bivio per Santa Margherita, ha raccontato, il camper che procedeva in direzione di Beinette avrebbe svoltato all’improvviso senza lasciarle il tempo di sterzare: “Ho provato a frenare e spostarmi sulla destra, verso un vicino spiazzo, ma non sono riuscita ad evitare la collisione. Ricordo di essere scesa dall’auto prima di sentirmi male, mi hanno soccorso una dottoressa e una studentessa di medicina di passaggio”. Nel violento urto l’automobilista aveva riportato la frattura di due costole e gravi lesioni alla milza che ne hanno poi determinato l’asportazione.
 
La donna afferma che il camper guidato da M.B. non avesse la freccia, mentre un testimone che l’aveva superato poco prima sostiene che la freccia fosse già stata inserita e “dimenticata” fin da Peveragno. Il mezzo, ha aggiunto, non doveva viaggiare a una velocità non superiore ai 50 km orari. I carabinieri avevano in seguito sanzionato M.B. per mancata precedenza con il ritiro della patente: all’imputata erano stati dati trenta giorni di prognosi in ospedale.
 
Il prossimo 6 dicembre è attesa la discussione finale del processo a suo carico.

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