Dopo l’interrogatorio di garanzia è arrivata la convalida del fermo in carcere per l’uomo accusato dello stupro al Parco Fluviale di Cuneo. La violenza è stata commessa nel tardo pomeriggio di domenica 11 settembre, ai danni di una pensionata che passeggiava nell’area dei campi da tennis sul lato Gesso.
L’indiziato è un quarantenne straniero, cittadino comunitario, da tempo residente a Cuneo e in possesso di un lavoro stabile. Da quanto si apprende, non avrebbe precedenti specifici per violenza sessuale. Si tratta tuttavia di un soggetto conosciuto alle forze dell’ordine e che in passato aveva dato segni di squilibrio: in un’occasione, minacciò di far esplodere il palazzo in cui abitava con il gas perché la moglie lo aveva lasciato. L’avvocato Pier Carlo Botto, che ne ha assunto la difesa, lo definisce una persona “intellettivamente fragile”. Agli inquirenti non ha confermato né smentito le gravi accuse mosse a suo carico. Sostiene di essere stato ubriaco già dal giorno prima e di non ricordare nulla di quanto accaduto.
Al presunto autore dello stupro la Questura di Cuneo è arrivata dopo giorni di serrate indagini, culminate nell’arresto, lo scorso sabato pomeriggio, presso un’abitazione di Borgo Gesso. Il gip Daniela Tornesi ha convalidato la misura carceraria richiesta dal sostituto procuratore Carla Longo, titolare dell’indagine.