“Nonostante i suoi sforzi, durante tutta la pandemia il Covid-19 è rimasto fuori dalla porta delle 6 RSA gestite in provincia di Cuneo dal gruppo Sereni Orizzonti”: lo annuncia una nota ufficiale dell’azienda che in provincia di Cuneo gestisce due residenze a Lequio Tanaro e altre a Rocchetta Belbo, Bra, Manta, Dogliani.
Già dallo scorso 24 febbraio (“in largo anticipo rispetto alle disposizioni emanate dal governo e dall’amministrazione regionale” sottolinea il comunicato), la direzione dell’azienda friulana aveva deciso di vietare ogni ingresso ai parenti degli ospiti e di ridurre al minimo essenziale il contatto con i fornitori delle derrate e gli addetti alla manutenzione. Una strategia che si è rivelata vincente, con zero casi di coronavirus.
I risultati dei tamponi anti-Covid non fanno adesso che confermare la situazione di assoluta tranquillità registrata negli ultimi tre mesi. Dopo quelli effettuati nei giorni scorsi a Lequio Tanaro sugli ospiti e operatori della RSA “Don Comino” e della Comunità psichiatrica protetta “Villa Margherita”, sono infatti risultati altrettanto negativi i tamponi sui 19 ospiti e 15 operatori della Comunità psichiatrica per adulti “San Giuseppe” di Rocchetta Belbo. Lo stesso risultato è stato ottenuto anche per i 51 ospiti e 29 operatori della RSA di Bra, per i 61 ospiti e 37 operatori della RSA “Maero” di Manta e per i 34 ospiti e 23 operatori della RSA “Sacra Famiglia” di Dogliani.
“La situazione in provincia di Cuneo non è peraltro un caso isolato: nella grande maggioranza delle nostre altre 74 strutture italiane (ad esempio in tutte quelle in Friuli, Lazio, Sicilia e Sardegna) non si è finora registrato alcun caso di Covid-19” commenta Vittorio Pezzuto, responsabile delle relazioni esterne di “Sereni Orizzonti”. “Si tratta di un ottimo risultato, - continua il rappresentante del gruppo - che premia le buone pratiche di prevenzione decise in largo anticipo dal nostro responsabile sicurezza Alessandro Conte e osservate con rigore e grande professionalità dall’équipe di infermieri e operatori socio-sanitari delle nostre strutture. A tutti loro rivolgiamo un particolare plauso per la dedizione e lo spirito di sacrificio dimostrati in un contesto così difficile e senza precedenti. L’epidemia non è però ancora cessata e state certi che nessuno di noi ha intenzione di abbassare la guardia”.