"Amici, con grande rammarico dobbiamo annullare la serata di chiusura ANNI '90, per motivi tecnici il locale deve rimanere chiuso. Vi ringraziamo per averci regalato una bellissima stagione invernale. Vi Aspettiamo a Settembre più carichi che mai!". Con questo messaggio, pubblicato sulla pagina Facebook del locale, lo staff del Cabiria aveva annunciato la chiusura anticipata della discoteca per questa stagione, annullando la serata di chiusura che era stata inizialmente fissata per ieri, venerdì 1° giugno. Nelle ultime ore, però, sono emerse le vere ragioni che hanno costretto a “chiudere i battenti” con una “notte” di anticipo: dopo quattro denunce penali negli ultimi due anni per “sovraffollamento”, il Comune di Borgo San Dalmazzo ha revocato la licenza di esercizio pubblico al popolare locale. Le violazioni sono avvenute tra il novembre del 2016 e il mese di febbraio di quest'anno: in un caso furono registrati ben 351 avventori in più del consentito.
Per riottenere una nuova licenza, ora andrà cambiata la ragione sociale: la decisione sulla richiesta spetterà al Comune stesso, previa verifica dei requisiti di sicurezza richiesti.
Per il direttore generale del locale, Andrea Maiolo, non ci saranno problemi per la riapertura dopo l'estate: “Cambieremo ragione sociale e richiederemo una nuova licenza, facendo il possibile per restare dentro i parametri di sicurezza, che sono comunque molto restrittivi. Non ci saranno comunque problemi per la riapertura della prossima stagione: il locale sarà nuovamente aperto tra la metà di settembre e la metà di ottobre”.
Sui social il dibattito è aperto: qualcuno parla di “accanimento” del Comune contro il Cabiria, un'ulteriore “spallata” alla “movida” cuneese. Risponde il sindaco di Borgo San Dalmazzo, Gian Paolo Beretta: “E' stata un decisione dettata dalla volontà di tutelare la sicurezza dei clienti del locale. Ci sono norme da rispettare, che non sono imposte dal Comune, e il Cabiria le ha violate ripetutamente. Il nostro non è un accanimento, ci mancherebbe: al contrario, è nel nostro interesse sostenere le attività locali e se i parametri di sicurezza verranno rispettati non avremo alcun problema a concedere una nuova licenza al Cabiria”.