Continua il fenomeno dei ricatti sessuali tramite il web. Nelle ultime settimane altre quattro persone hanno presentato denuncia alla Polizia di Stato di Cuneo in quanto truffati o comunque vittime di un tentativo di raggiro. A cadere nella rete dei malintenzionati sono principalmente soggetti con scarse conoscenze informatiche, i quali sono più vulnerabili a truffe di questo genere.
Solitamente chi cade nel tranello viene adescato in chat erotiche o pseudo tali, nelle quali in seguito ad ammiccamenti vengono eseguite ingenti richieste di denaro, spesso anche superiori al migliaio di euro. Un altro modus operandi dei truffatori è quello di inviare mail millantando di essere in possesso di dati sensibili del malcapitato. Il Questore di Cuneo, Emanuele Ricifari, avverte: "Quando si vedono mail strane è necessario drizzare le antenne e se non si è sicuri del contatto, meglio non aprirle. Spesso i truffatori si nascondono con una leggera e verosimile variazione del nome, fingendo di essere qualcuno che non sono". Il consiglio è dunque quello di tenere gli occhi aperti e di allertare le forze dell'ordine in caso di casi scuola come i soprastanti.