CUNEO - Rissa tra donne agli Ex Lavatoi, in due a processo

La violenta zuffa si era accesa al termine di un giro di promozione del Wasabi Lap Dance. Una ballerina dello strip club ruppe una bottiglia in testa all’avversaria

a.c. 04/03/2020 20:01

 
Stando alle testimonianze, ad accendere il furore delle due donne era stata una banale discussione tra i tavoli degli Ex Lavatoi, uno dei locali della ‘movida’ cuneese.
 
Era appena terminato un giro di presentazione del Wasabi Lap Dance da parte di alcune ballerine dello strip club di Confreria, che si stavano concedendo a loro volta un po’ di svago. Di fianco al loro tavolo c’era quello occupato da un altro gruppo di persone, tra cui l’albanese M.X.: quest’ultima ha raccontato di aver chiesto a una delle ragazze del Wasabi, la rumena S.P., di fare attenzione mentre si spostava. Per tutta risposta l’altra donna aveva afferrato una bottiglia di birra rompendogliela in testa e ferendo anche una signora che era seduta vicina all’albanese.
 
La rissa era proseguita tra urla e strattoni, coinvolgendo le rispettive amiche, al punto che gli agenti della Squadra Volanti accorsi dalla Questura avevano faticato non poco per separare le contendenti. Da quella baruffa consumata nell’ottobre del 2016 è scaturito un procedimento per lesioni personali a carico di M.X. e di S.P., uscite dal Pronto soccorso del ‘Santa Croce’ quella sera con una prognosi di otto e sette giorni rispettivamente. Le due, denunciatesi a vicenda, hanno offerto una ricostruzione differente dell’accaduto: per M.X. sarebbe stata l’altra ragazza - visibilmente ubriaca - a provocarla per poi afferrare la bottiglia e colpirla senza ragione, S.P. sostiene invece che la sua vicina le avesse messo le mani in faccia prima che lei le lanciasse contro la bottiglia di vetro al solo scopo di difendersi.
 
Sentiti tutti i testimoni, il procuratore Gianluigi Datta ha chiesto per S.P. la condanna a otto mesi di reclusione e per M.X. a sei mesi. Entrambe le difese hanno invece domandato l’assoluzione delle imputate e un risarcimento dalla controparte. Una richiesta di risarcimento dei danni è arrivata a S.P. anche da parte dell’altra signora che era stata ferita dalle schegge di vetro.
 
Il prossimo 11 marzo il giudice ascolterà le repliche e pronuncerà la sentenza.

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