Aveva affidato l’auto a un conoscente perché venisse demolita. Invece la persona che aveva ricevuto le chiavi se n’era servita per girare in lungo e in largo il Nord Italia, facendo tra l’altro pervenire al malcapitato proprietario una lunga sfilza di contravvenzioni per le più svariate infrazioni al codice della strada.
Non era finita lì, per il giovane cuneese. Alla sua porta hanno bussato infatti i carabinieri, per chiedergli conto del fatto che la sua macchina fosse stata utilizzata per un furto. Il responsabile è un 36enne cittadino romeno, noto alle forze dell’ordine e reduce da una rocambolesca fuga. L’uomo si era introdotto il mese scorso in una ditta di lavorazioni in metallo della valle Bormida, forzando il portone d’ingresso nell’officina. Una volta all’interno, avrebbe asportato circa 350 kg di barre di rame, per un valore stimato di circa 1.000 euro, caricandole sulla vettura intestata al ragazzo.
Sebbene le targhe del veicolo utilizzato per il furto fossero state coperte, i carabinieri della Stazione di Cairo Montenotte sono riusciti a monitorarne il percorso dopo il colpo, attraverso le telecamere di video sorveglianza comunali e private. Il malvivente è stato seguito fino a un punto in cui, sentendosi tranquillo, ha rimosso la copertura che impediva di leggere i numeri identificativi dell’auto. Una volta risaliti al proprietario, quest’ultimo ha riferito agli investigatori di avere in precedenza denunciato l’appropriazione indebita del veicolo.
Da un ulteriore controllo effettuato dai militari, il romeno è risultato altresì intestatario di altri 11 veicoli, nonché responsabile di un inseguimento avvenuto a Barberino del Mugello appena il giorno prima al furto nel Savonese, dove non si era fermato a un posto di controllo dei carabinieri. Braccato dalla pattuglia, lo straniero aveva dovuto abbandonare il veicolo, a lui intestato, e fuggire a piedi riuscendo a far perdere le proprie tracce.