CUNEO - Scoperto un giro di fatture false per oltre 7 milioni di euro

Coinvolta un’azienda cuneese attiva nella commercializzazione di pneumatici. Sequestrati beni per oltre sei milioni e mezzo di euro

Samuele Mattio 19/12/2018 10:08


Una complessa operazione della Guardia di Finanza ha consentito di portare alla luce una frode fiscale internazionale finalizzata all’evasione dell’IVA sulla commercializzazione di pneumatici. L’attività è nata dalla verifica effettuata nei confronti della società V.S. S.r.l. di Cuneo, rappresentata da L.D. (55 anni, residente a Cuneo), attiva, per l'appunto, nella rivendita di gomme e affini.

È di oltre 7 milioni di euro il controvalore delle fatture false accertate per un’evasione di imposta di oltre 3 milioni di euro, di cui è già stato disposto il sequestro, insieme ad altri 3,5 milioni. Il totale dei beni sequestrati ammonta a 6,5 milioni di euro. Lo schema consisteva nella vendita di prodotti finali ad un prezzo altamente competitivo, attraverso una indebita detrazione dell’IVA ( al 22%). L’azienda annotava in contabilità dei costi inesistenti, abbattendo i ricavi e il conseguente utile. In alternativa simulava che della determinata merce venisse venduta all’estero, mentre rimaneva sul territorio nazionale, perché a livello di normativa le cessioni verso uno stato UE non subiscono l’imposta.

Accertati finti trasferimenti verso società fantasma francesi, slovene e spagnole. Gli accertamenti hanno consentito di evidenziare l’apporto nella gestione dello schema fraudolento di M.G., 71 anni, residente a Cuneo, già agente di commercio della stessa azienda, nei sui confronti è stato effettuato un sequestro di proventi illeciti per circa un milione di euro. Le indagini sono partite a fine 2013 per quanto riguarda l’attività amministrativa, mentre dal 2014 per l’attività penale. Entrambi i soggetti sono stati rinviati a processo, rischiano fino a sei anni di carcere per l’emissione di fatture false. Le indagini sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Cuneo ed eseguite dal Nucleo di Polizia Economico Giudiziaria. L'intera operazione è stata ribattezzata 'Auriga', per ovvi motivi.

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