Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Compagnia di Cuneo, sulla base di servizi coordinati disposti dal Comando Provinciale di Cuneo, hanno eseguito una serie di controlli straordinari nei comuni di Caraglio, Dronero e Busca volti a prevenire la commissione di reati predatori, in particolar modo furti in abitazione e attività commerciali.
I militari delle stazioni competenti sui tre comuni, unitamente al rinforzo di altri reparti dipendenti dalla Compagnia di Cuneo e gazzelle del Radiomobile, hanno predisposto numerosi posti di controllo in prossimità degli obiettivi sensibili, delle abitazioni e degli esercizi commerciali situati soprattutto nella zona ricompresa tra Busca, San Chiaffredo e Tarantasca, ove da qualche giorno c’era stata una preoccupante recrudescenza dei furti in abitazioni e villette più isolate.
Il servizio, iniziato giovedì scorso, è poi proseguito tutti i giorni (implementato nelle ore serali/notturne) sino a stamattina nei tre comuni e nelle località limitrofe più isolate ed esposte al rischio furti, con posti di controllo e perquisizioni effettuate soprattutto nei confronti di soggetti con precedenti penali la cui presenza in quelle zone destava negli operanti più di qualche sospetto.
I militari hanno saturato per sette giorni consecutivi l’intera area del buschese e di parte del territorio di Caraglio e Dronero fermando, in totale, nr. 86 (ottantasei) autoveicoli ritenuti sospetti.
All’esito dei controlli, infatti, i militari hanno denunciato in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria tre soggetti, di cui uno straniero, per detenzione illecita di sostanze stupefacenti del tipo “marijuana” ed “hashish”, altri due soggetti per guida in stato di ebbrezza alcolica ed uno per il reato di porto abusivo di armi, era in possesso senza giustificato motivo di un coltello a serramanico. Nei serrati controlli è incappato anche un architetto 30enne di Cuneo in possesso di un quantitativo minimo di marijuana che però poi, sottoposto a perquisizione domiciliare, era in possesso di altri 140 grammi della stessa sostanza conservata in una busta di cellophane e in un barattolo di vetro, di pochi altri grammi di hashish, di un bilancino usato per la suddivisione delle dosi. L’architetto cuneese è stato così denunciato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Il servizio, particolarmente gradito alla popolazione ed ai commercianti per l’evidente innalzamento del livello di sicurezza sul territorio, verrà quindi ripetuto nei prossimi giorni estendendolo anche alle altre zone di competenza della Compagnia Carabinieri di Cuneo, in particolare alle aree periferiche del capoluogo, ove gruppi criminali potrebbero essere attratti dalla possibilità di agire con un minor rischio di essere individuati per l’isolamento di alcune case ed aziende.