Depredavano cavi di rame dagli impianti fotovoltaici di tutta Italia, per poi ‘ripulirli’ e reintrodurli sul mercato lecito. È stata fermata stamane, lunedì 11 novembre, dai carabinieri del Comando Provinciale di Torino una banda dedita ai furti di oro rosso ed al suo successivo riciclaggio: dieci gli arresti, avvenuti nel capoluogo piemontese e nella sua cintura. A eseguire materialmente i furti erano dei sinti residenti in un campo nomadi di Torino. Sequestrata inoltre un' azienda di Pisicina, attraverso la quale gli indagati riuscivano a rimettere in commercio il metallo.
I carabinieri hanno calcolato furti per 44 mila metri di cavi di rame per quindici episodi contestati. Il gruppo di criminali era attivo anche in provincia di Cuneo. La banda è ritenuta responsabile di due colpi avvenuti nel 2018 a Savigliano e Cherasco, rispettivamente ai danni della società ‘Energy Savigliano s.r.l.’ sabato 20 gennaio e, martedì 20 marzo, della ‘Italian Paduan Energy Roof s.r.l.’. Nella prima occasione avevano sottratto 5 mila metri di cavo, nella seconda 4 mila e 500.
Associazione per delinquere finalizzata alla ricettazione, riciclaggio e furto in concorso, i reati contestati a vario titolo dall’Autorità giudiziaria.