CUNEO - Smaltimento illecito dei rifiuti: in Granda ammende per 65 mila euro nel 2018

I Carabinieri Forestali hanno reso noti i dati relativi ai controlli effettuati nei primi cinque mesi dell'anno in corso

20/06/2018 15:08

Si rendono noti gli esiti dei controlli svolti dai Carabinieri Forestali nei primi cinque mesi dell’anno nell’ambito dello smaltimento illecito dei rifiuti, uno dei settori di operatività dell’Arma Forestale.
 
Da gennaio a maggio sono stati oltre 210 i controlli effettuati dalle Stazioni Forestali su tutto il territorio provinciale, controlli che hanno rivelato pratiche non conformi alla legge nel 15% dei casi. In particolare sono stati elevati oltre 30 verbali amministrativi a carico di privati cittadini (per un ammontare complessivo di circa 65 mila euro) e 16 segnalazioni all’Autorità Giudiziaria a carico di titolari di aziende. Tra gli illeciti più comuni si registra l’odioso abbandono di rifiuti ai margini delle strade, fenomeno che riguarda tanto i privati cittadini quanto i titolari di aziende.
 
Nonostante le campagne di sensibilizzazione ambientale messe in atto da molti soggetti coinvolti nella tutela dell’ambiente e del paesaggio (associazioni, internazionali e nazionali, campagne di educazione nelle scuole, ecc.), ancora oggi è diffusa la pratica di disfarsi di rifiuti semplicemente abbandonandoli in piazzole di sosta ai lati delle strade o gettandoli lungo le scarpate stradali in zone poco frequentate e visibili. In alcuni casi forse si tratta di atteggiamenti di superficialità ed ignoranza dei corretti metodi di gestione, in particolare per quanto riguarda il conferimento presso i centri di raccolta gratuiti organizzati a livello comunale. Ma spesso, purtroppo, si tratta di fenomeni volutamente illegali, legati all’errata convinzione di impunità e di assenza di conseguenze (sia ambientali, sia giudiziarie) per questo tipo di azioni. Nel corso degli anni, l’affinamento delle tecniche di indagine ha permesso di ottenere ottimi risultati nell’individuazione dei trasgressori, anche a notevoli distanze temporali dal momento della commissione dell’illecito. Per quanto riguarda le violazioni di natura amministrativa (atti compiuti da privati cittadini), la normativa di riferimento a livello nazionale, oltre alle citate sanzioni pecuniarie, attribuisce ai Comuni il compito di emettere a carico di questi soggetti ordinanze di ripristino e pulitura delle aree interessate dagli abbandoni.
 
Chi getta rifiuti pertanto non solo è tenuto a pagare una sanzione pecuniaria, ma deve anche farsi carico di ripulire la zona pagando ditte autorizzate al trasporto rifiuti per occuparsi del corretto smaltimento. Nei casi di violazioni di natura penale e non gravi pregiudizi all’ambiente è direttamente l’organo di vigilanza che impartisce agli indagati le prescrizioni tecniche per la rimozione dei rifiuti ed il ripristino ambientale, cui segue per ogni soggetto responsabile una oblazione pecuniaria di 6500 euro la quale, se pagata, estingue il reato.

c.s.

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