Rifornivano gli amici di droghe pesanti e leggere, anche nel periodo in cui tra lockdown e “zone rosse” il Covid rendeva più difficili gli spostamenti. Per questo una coppia di conviventi all’epoca residenti a Borgo San Dalmazzo, J.M. (classe 1994) e la compagna V.C. (classe 1998), sono stati condannati dal tribunale di Cuneo.
Nel marzo del 2021 i carabinieri avevano portato a termine l’attività d’indagine denunciando i due, entrambi di nazionalità italiana, per vari episodi di spaccio di stupefacenti. Nascosti tra gli indumenti di J.M. erano stati rinvenuti 12 grammi di eroina. I militari dell’Arma hanno documentato nell’arco di un anno molteplici cessioni a quattro diverse persone, tutte residenti nella zona: uno di loro acquistava mezzo grammo di eroina con cadenza mensile, al prezzo di venti euro a dose, e in un’occasione era stato “gratificato” con una dose di hashish offerta dal pusher. Un altro ha ammesso di aver comprato l’eroina a 30 o 40 euro al grammo per un centinaio di volte in dieci mesi, prima di iniziare un percorso di disintossicazione.
Un 35enne, al momento detenuto, è stato deferito per falsa testimonianza dopo aver rifiutato più volte di rispondere alle domande poste dal pubblico ministero in aula. A lui erano riferite una decina di cessioni di eroina e cocaina, che il presunto acquirente ha però negato con veemenza di avere effettuato.
Nell’abitazione, oltre all’eroina, i carabinieri avevano rinvenuto anche bilancini di precisione e altri strumenti utilizzati per confezionare le dosi. Il pubblico ministero Gianluigi Datta ha chiesto per V.C. la condanna a un anno di reclusione e 2000 euro di multa, per J.M. (il quale ha optato per il rito abbreviato) un anno e quattro mesi più 4000 euro di multa. Entrambi i difensori, gli avvocati Alberto Summa per V.C. e Susanna Battaglia per J.M., hanno domandato il minimo edittale in considerazione della modesta quantità di droga documentata nel corso degli scambi e del fatto che gli stessi imputati ne facessero uso personale.
Il giudice Marco Toscano ha condannato per un singolo episodio V.C. alla pena di un anno e alla sanzione di 1500 euro, assolvendola dagli altri capi d’imputazione. J.M. è stato condannato a un anno e sei mesi più una sanzione di 3000 euro. Per entrambi è stata disposta la sospensione condizionale della pena.