Il comitato organizzatore della conferenza contro l’aborto, in programma a Cuneo sabato 10 presso il centro anziani della Parrocchia “Cuore Immacolato di Maria” alle ore 15, denunciano “un vile atto antidemocratico” compiuto a loro danno. Nel concreto sono stati strappati i manifesti di invito, regolarmente affissi negli spazi preposti, dietro vidimazione dell’agenzia concessionaria autorizzata: “Del vile atto è stata immediatamente informata la Digos della Questura di Cuneo” precisano gli autori della denuncia.
Luca Calabrese, organizzatore dell’evento che vedrà protagonista Mario Adinolfi, autore del libro “Contro l’aborto con le 17 regole per vivere felici”, si è detto rammaricato per l’accaduto ed ha dichiarato che “in democrazia tutti hanno il diritto di esprimere la propria opinione, nel rispetto della pluralità ideologica e dei principi costituzionali. Per questo motivo abbiamo stampato nuovi manifesti per riapporli ove sono stati divelti. Chi volesse legittimamente dare un giudizio sul libro potrà farlo dopo averlo letto o dopo essere venuto alla presentazione ed aver ascoltato l'autore. Strappare dei manifesti denota poca tolleranza e faziosa ideologia”. Andrea Elia Rovera, moderatore dell’evento, ha tenuto a sottolineare come “simili atteggiamenti denotino quello che Marco Pannella definiva il fascismo degli antifascisti”: “La libertà di espressione e di informazione va sempre rispettata e garantita. Un diverso atteggiamento denota violenza ideologica e squadrismo dottrinale”.
“L’evento, nonostante le intimidazioni subite, si svolgerà comunque perché il tema richiede una profonda riflessione, soprattutto ora che il nostro Paese sta passando un tremendo inverno demografico” concludono gli organizzatori.