C’erano perfino i carrelli e un registratore di cassa nel garage di un’abitazione a Beinette, dove i carabinieri avevano ritrovato parte della refurtiva sottratta a un minimarket di Cuneo nell’aprile 2019.
A denunciare il furto erano stati una cittadina marocchina e un egiziano residente a Mondovì, i due titolari dell’esercizio commerciale situato in via Gino Giordanengo, nel quartiere San Paolo. La donna ha raccontato di essere entrata un giorno nel suo locale trovandolo pressoché svuotato. Il valore dei generi alimentari e dei materiali d’ufficio ritrovati in seguito ammontava a circa 3mila euro, ma secondo la commerciante i danni sarebbero molto più ingenti: “Solo la cassa valeva quasi 2mila euro. C’erano segni di ruote di camion e subito ho pensato che il mio socio avesse spostato altrove la merce”.
Sebbene la porta sul retro del negozio fosse accessibile senza bisogno di chiavi, i sospetti si erano orientati da subito su un giovane che poco tempo prima era venuto a informarsi perché interessato all’acquisto del locale: “Un ragazzo sui ventisette o ventotto anni, alto e magro, accompagnato da altri due uomini che dicevano di arrivare da Torino”. All’identificazione del sospettato si sarebbe giunti alcuni mesi più tardi grazie alla soffiata di una fonte confidenziale dei carabinieri.
Il maresciallo Barbabella della stazione di Borgo San Dalmazzo era venuto a sapere che nel comune di Pianfei un certo F.G. si sarebbe disfatto di una Ford Mondeo rubata a Imperia. L’informatore segnalava anche che l’uomo, un italiano con precedenti giudiziari, aveva stipato merce rubata proveniente da un supermercato di Cuneo presso l’abitazione in cui risiedeva a Beinette. In quel periodo in effetti F.G. risultava essere ospitato dalla famiglia della sua compagna: il suocero, contattato dai militari, aveva offerto la sua collaborazione mostrando il garage con la merce stipata. Sempre grazie a lui i carabinieri avevano potuto ritrovare di lì a poco le targhe automobilistiche appartenenti alla Ford Mondeo rubata, presso un cascinale abbandonato sulla strada provinciale che unisce Beinette a Margarita.
Anche i due facchini che avrebbero aiutato F.G. a trasportare derrate alimentari e carrelli nel garage sono stati identificati, ma l’autorità giudiziaria non ha ritenuto di procedere nei loro confronti. Il solo F.G. si trova quindi a rispondere di furto aggravato: l’udienza conclusiva del procedimento è fissata per il 24 settembre.