Proseguono a ritmo incessante i controlli effettuati sulla frontiera Italia-Francia in provincia di Cuneo, così come disposto dal Direttore Interregionale della 1^ Zona di Frontiera di Torino e del Questore di Cuneo, particolarmente mirati all’attività di prevenzione e repressione dei reati legati al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, nonché di qualsiasi attività illegale e di traffico illecito di carattere transnazionale e transfrontaliero.
Ben due arresti e 13 espulsioni sono i risultati della recente operazione di cooperazione internazionale della Polizia di Frontiera cuneese con i colleghi della Police National francese (PAF) di Montgenevre, a seguito dei controlli intensificati su tutte le arterie che conducono ai valichi di frontiera particolarmente mirati contro i cosiddetti “passeur”.
Erano le 22 di alcuni giorni fa quando, in prossimità del Colle della Maddalena, gli agenti procedevano al controllo di un’autovettura francese diretta in Francia; durante il controllo, gli agenti della specialità di frontiera, hanno notato subito che il conducente, un iracheno senza fissa dimora, manifestava cenni di nervosismo ed eccessiva premura nel riporre il cellulare, come se avesse appena terminato una telefonata “scottante”.
Gli agenti capivano subito che poteva trattarsi di una “staffetta" che anticipava qualche carico di esseri umani. Mentre alcuni agenti continuavano il controllo, altre unità intercettavano e fermavano un furgone con alla guida un altro cittadino iracheno senza documenti, H.H. Controllato il vano furgone venivano così scoperti ben 13 cittadini clandestini di origini irachene ed iraniane, ammassati in condizioni degradanti e disumane, che stavano per essere portati illegalmente in Francia. Il conducente del furgone veniva pertanto tratto in arresto unitamente al suo complice, mentre gli stranieri, tutti privi di documenti, venivano portati presso gli uffici della Polizia di frontiera cuneese di Limone Piemonte per l’identificazione e il successivo fotosegnalamento.
Al termine delle formalità, i 13 clandestini venivano trasferiti presso la Questura di Cuneo per il procedimento di espulsione dall’Italia, mentre i due passeur arrestati in flagranza del reato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, venivano condotti in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.