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Si tratta di una tematica molto presente nel territorio del Cuneese e del Piemonte, un fenomeno che stiamo cercando di contrastare anche sotto il profilo della prevenzione, con una campagna di sensibilizzazione che abbiamo avviato rivolgendoci ad anziani e fragili”. Con queste parole, stamattina, mercoledì 25 gennaio, il comandante provinciale dei Carabinieri
Giuseppe Carubia è intervenuto sul tema delle truffe nei confronti degli anziani. L’occasione per approfondire il tema è stata la
conferenza stampa organizzata dopo l’operazione che ha portato agli arresti di quattro persone, responsabili per l’appunto di truffe e furti in abitazioni ai danni di anziani in tutta la provincia di Cuneo e nella bassa provincia di Torino.
Il fenomeno, ha sottolineato Carubia, è molto presente nel nostro territorio, anche per la sua conformazione urbanistica e le numerose abitazioni isolate nelle campagne. Da alcuni mesi il comando provinciale ha iniziato una serie di incontri con la cittadinanza per illustrare i modus operandi più diffusi tra i truffatori e fornire consigli per proteggersi: “Il fenomeno esiste, bisogna parlarne e rendere partecipe la comunità, solo in questo modo si può alzare la soglia di attenzione. Si tratta di reati che non hanno solo le chiare conseguenze economiche date dal furto, ma anche ripercussioni psicologiche sulle vittime: in loro subentra un senso di colpa, si sentono quasi responsabili delle truffe e dei furti subìti”.
L’Arma ha anche predisposto un volantino (consultabile scorrendo nelle immagini) sul quale sono riportati i principali consigli utili per difendersi e per riconoscere una possibile truffa. Sul tema è intervenuto con una nota anche il Generale Antonio Di Stasio, Comandante della Legione Carabinieri “Piemonte e Valle d’Aosta”: “L’Arma dei Carabinieri da tempo ha dedicato una particolare attenzione al fenomeno delle truffe agli anziani, come dimostrato anche con l’attività conclusa dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Cuneo. Il Comando Legione Carabinieri ‘Piemonte e Valle d’Aosta’, accanto a questa e a tante altre attività prettamente repressive, ha iniziato a condurre un’intensa campagna di prevenzione per sensibilizzare le persone anziane, diffondere il più possibile la conoscenza di tale fenomeno e aiutare le potenziali vittime a difendersi, dando massimo impulso a una serie di attività informative e divulgative, realizzate a livello regionale, con l’intento di creare un rapporto biunivoco e reciproco tra l’Arma e i cittadini”. Un rapporto, prosegue Di Stasio, che si concretizza attraverso “la costante presenza e vicinanza con la popolazione, soprattutto nei piccoli centri, l’organizzazione di mirati incontri tenuti dai Comandanti di Stazione alle persone anziane, la realizzazione e distribuzione di depliants, volantini e adesivi il cui fine è quello di creare un continuo ‘mantra’ da leggere prima di fare entrare qualcuno in casa, il coinvolgimento dei media, delle amministrazioni comunali, degli enti locali e delle associazioni in genere per fornire indicazioni alla cittadinanza attraverso la creazione di opportuni spot, dove vengono date le indicazioni sia sui numeri di emergenza da contattare in caso di bisogno, sia sui comportamenti più corretti da assumere in caso di potenziale pericolo”.
Conclude il Comandante Regionale: “Grazie all’attività congiunta e corale di tutte le componenti sociali e soprattutto degli anziani cui sono stati forniti i giusti consigli si sono già registrati i primi successi. Le potenziali vittime sono riuscite a non cadere nella trappola dell’inganno. Ne sono felicissimo. Per questo è doveroso continuare in questo percorso di sostegno e vicinanza, in linea con la vocazione territoriale e bicentenaria delle Stazioni Carabinieri”.