Guidava con un tasso alcolemico oltre cinque volte superiore alla soglia consentita il 41enne C.G., residente a Bernezzo, quando provocò un incidente che è costato una prognosi di settanta giorni a una 58enne di Cuneo e lesioni guaribili in due settimane alla nipote di dodici anni che viaggiava con lei.
Per questo l’automobilista si trova ora a rispondere di lesioni stradali gravi oltre che di una serie di violazioni del codice della strada. Al momento dell’incidente, infatti, era già stato sottoposto a una sospensione della patente a tempo indeterminato e guidava un mezzo non revisionato. Come se ciò non bastasse, nel sangue gli era stato riscontrato un tasso di alcol pari a 3,13 grammi per litro (il limite è 0,50 g).
Il sinistro si era verificato il 12 giugno 2018 lungo la Strada Provinciale 210, nel tratto compreso tra Caraglio e Bernezzo. L’auto guidata da una signora residente a Cuneo procedeva in direzione opposta a quella di C.G. quando quest’ultimo, forse anche a causa della pioggia, aveva perso il controllo del proprio veicolo invadendo la corsia opposta e provocando l’urto frontale. La 58enne aveva riportato la frattura di più vertebre cervicali e lombari e si è in seguito costituita come parte civile tramite l’avvocato Maria Pia Bozzo: “Ho subito due operazioni chirurgiche e dovrò affrontare altri interventi” ha spiegato davanti al giudice, sostenendo di non aver più recuperato la piena funzionalità del collo.
Il 41enne è invece assistito dall’avvocato Carla Arnaudo. La Procura, sulla base dei rilevamenti, gli contesta anche di non aver adeguato la velocità alle condizioni del manto stradale bagnato.
La discussione finale è in calendario per il prossimo 17 luglio.