“È giunta l’ora camerata, vi state estinguendo, noi stiamo tornando”. Sono le parole riportate, insieme ad alcuni versi di “Faccetta nera”, su una lettera arrivata ieri alla sede di corso IV Novembre dell’Anpi di Cuneo. La missiva è firmata “Cuneo Nera” e riporta anche una croce celtica stilizzata.
Il gesto è stato condannato, tra gli altri, da Chiara Gribaudo: “Un contenuto ridicolo che si qualifica da sé da parte di chi cerca solo un po' di visibilità. Esprimo la mia solidarietà e quella della comunità democratica all’Anpi di Cuneo”, ha commentato la parlamentare di Borgo San Dalmazzo. “Si respira un brutto clima nel nostro Paese, - ha proseguito la deputata del PD in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook - ma se credono di spaventarci non hanno capito con chi hanno a che fare. Cuneo è sempre stata e sempre sarà una città orgogliosamente antifascista”.
A commentare i fatti anche il presidente provinciale dell'Anpi Paolo Allemano: "Un messaggio intimidatorio come questo può essere trattato come un esempio di imbecillità e messo nella spazzatura senza patemi d'animo. Ma cominciano ad essere un po' tanti gli atti che si ispirano al ventennio fascista, sotto gli occhi di tutti. Particolarmente disumano trovo il riferimento alla 'piccola abissina': chi l'ha scritto pensava forse a una delle bimbe morte in mare? Che una brutta destra stia tornando, con la complicità di chi è fuori dal patto costituente, quel patto che ha fatto uscire l'Italia dall'incubo nazi fascista, è un fatto. Così come è un fatto che la resistenza alla stupidità, all'odio e alla disumanità non si estinguerà di certo, tantomeno in una città medaglia d'oro della Resistenza".
E ancora, ad intervenire in una nota anche l'Istituto Storico della Resistenza di Cuneo: "Il moltiplicarsi di segnali – ancorché insulsi, come quello recente – che da più parti indicano un ritorno delle peggiori destre retrograde, rafforza la determinazione delle istituzioni e di tutti coloro che condividono gli ideali intramontabili della Costituzione repubblicana nel comune impegno contro le spinte di matrice fascista e razzista che minano la vita democratica del Paese".