È morto nella notte a 78 anni don Domenico “Mecu” Ricca, sacerdote salesiano originario di Fossano. Ordinato nel 1975, dal 1979 cappellano del carcere minorile “Ferrante Aporti” di Torino, ha portato conforto a generazioni di giovani detenuti, ravvivando lo spirito con cui san Giovanni Bosco aveva intrapreso la stessa missione: “Non basta che i giovani siano amati ma che capiscano di essere amati”.
In pensione dallo scorso anno, aveva raccontato la sua esperienza in un libro-intervista dal titolo Il cortile dietro le sbarre: il mio oratorio al Ferrante Aporti. Di sé stesso diceva: “Sono un prete non bigotto, non devozionista, che ha cercato di basare la sua missione specialmente sulla Parola di Dio e poi, da salesiano, stando il più possibile in mezzo alla gente”. Nel corso della sua attività pastorale aveva avuto modo di incontrare anche Erika e Omar, gli artefici del massacro di Novi Ligure: “Non sono mostri loro - diceva don Mecu - i ragazzi non sono dei mostri. I ragazzi sono adolescenti e gli adolescenti non vanno lasciati a sé stessi, non vanno pensati troppo adulti, vanno trattati per l’età che hanno, e quindi come tali devono essere seguiti”.
La salma sarà esposta da lunedì 4 marzo alla casa funeraria di Euro funerali in via Sestriere 21, a Torino. Nella basilica di Santa Maria Ausiliatrice il santo rosario, martedì 5 alle ore 20,30, e i funerali, mercoledì 6 alle 10,30. Dopo la cerimonia don Ricca sarà tumulato a Fossano, nel cimitero di Mellea.