FOSSANO - Balocco multata per i pandori firmati Ferragni: "Non condividiamo, agiremo nelle sedi opportune"

L'azienda fossanese commenta in una nota la decisione dell'Antitrust. L'influencer su Instagram: "Tutto è stato fatto in totale buona fede"

Redazione 15/12/2023 16:08

Balocco ha appreso il contenuto del provvedimento emesso dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e prende atto della sanzione comminata, nonostante gli impegni profusi per fornire tutti gli elementi necessari per una corretta ricostruzione del caso. L’azienda, che da sempre opera secondo principi di correttezza e trasparenza, ritiene di non condividere la decisione e si riserva pertanto di agire nelle sedi opportune per tutelare i propri diritti”. Lo scrive in una nota la Balocco Spa. L’azienda fossanese replica così alla decisione dell’Antitrust, che l’ha multata insieme a due società riconducibili a Chiara Ferragni per la campagna promozionale dello scorso inverno, relativa ai pandori “Pink Christmas” prodotti con il marchio della nota influencer.
 
Secondo l’Autorità la campagna faceva intendere che con l’acquisto i consumatori avrebbero contribuito direttamente a donare fondi per l’ospedale “Regina Margherita” di Torino, mentre in realtà la donazione (da parte dell'azienda) sarebbe stata precedentemente pattuita, e fissata in 50 mila euro, a prescindere dalle vendite del pandoro. Da qui la decisione di sanzionare la Balocco e Chiara Ferragni per pratica commerciale scorretta.
 
L’azienda fossanese è stata multata per 420 mila euro, le società legate alla influencer di oltre un milione di euro.
 
Chiara Ferragni ha invece commentato la vicenda in una story su Instagram: "Mi dispiace che dopo tutto l’impegno mio e della mia famiglia in questi anni sul fronte delle attività benefiche, ci si ostini a vedere del negativo in un’operazione in cui tutto è stato fatto in totale buona fede. Quella con Balocco è stata un’operazione commerciale come tante ne faccio ogni giorno. In questa in particolare ho voluto sottolineare la donazione benefica fatta da Balocco all’ospedale Regina Margherita perché per me era un punto fondamentale dell’accordo. E sapere che quel macchinario che permette di esplorare nuove cure terapeutiche per i bambini affetti da osteosarcoma e sarcoma di Ewing ora è lì in ospedale è quel che più conta".
 

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