FOSSANO - Crediti d'imposta inesistenti finanziati con il PNRR: l'operazione della Guardia di Finanza di Fossano

Gli imprenditori coinvolti hanno confermato quanto emerso versando nelle casse dello Stato la totalità dei crediti indebitamente fruiti, pari a circa 500 mila euro (compresi di sanzioni ed interessi)

Redazione 24/09/2024 08:37

La Guardia di Finanza della Tenenza di Fossano ha concluso una serie di controlli nei confronti di alcuni imprenditori operanti nella provincia di Cuneo che hanno consentito di individuare crediti d’imposta inesistenti la cui copertura è stata finanziata nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
 
Le attività investigative sono scaturite da una mirata analisi rischio diretta ad individuare i contribuenti connotati da elevati indici di rischiosità fiscale. Si legge nella nota diffusa dalle Fiamme Gialle: “In particolare, l’analisi della documentazione acquisita in sede di ispezione, ed i successivi approfondimenti espletati, hanno permesso di appurare che i costi rendicontati dalle società sottoposte a controllo (pari a circa 900 mila euro) per l’erogazione dei corsi di formazione nel settore informatico a favore dei propri lavoratori dipendenti, sono risultati essere fittizi in quanto mai realmente sostenuti. Pertanto i crediti d’imposta maturati, pari al 50% dei costi rendicontati, sono risultati essere inesistenti”.
 
Gli operatori economici verificati, vista la ricostruzione fatta dalla Fiamme Gialle, hanno confermato tali rilievi versando nelle casse dello Stato la totalità dei crediti indebitamente fruiti, pari a circa 500 mila euro (compresi di sanzioni ed interessi).
 
I controlli si inseriscono nell’alveo delle attività che la Guardia di Finanza pone in essere allo scopo di prevenire e reprimere qualsiasi condotta che possa pregiudicare il corretto utilizzo delle risorse finanziarie nazionali stanziate per la crescita produttiva e occupazionale, contrastando lo sperpero e l’illecita percezione di capitali destinati agli investimenti per lo sviluppo del Paese”, chiude la nota.

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