Credeva che avrebbe incassato 10mila euro dalla vendita di un garage, ma alla fine gliene arrivarono meno di 7mila. Gli altri, a detta dell’agenzia immobiliare che aveva mediato la transazione, sarebbero finiti in spese: per questo una signora di Fossano, classe 1934, si è rivolta alla Guardia di Finanza denunciando per truffa E.B., colui che aveva portato a conclusione la trattativa condotta dalla Vendocasa.
Nell’estate del 2016 l’allora 82enne era stata avvicinata da un giovane che le aveva domandato se avesse immobili da vendere. L’anziana, titolare di una pensione da meno di mille euro al mese, aveva pensato di incassare qualcosa dalla cessione del garage, anche per far fronte alle spese condominiali. Facendo leggere il contratto a un vicino di casa avvocato, però, sarebbe emerso che il compenso pagato all’agenzia era in realtà dieci volte superiore alla cifra che la donna affermava di aver pattuito in precedenza: di qui la decisione di sporgere denuncia.
Perquisendo la sede dell’agenzia, i finanzieri avevano trovato una fattura da 610 euro intestata alla pensionata, mentre non era stato possibile individuare versamenti in contanti sul conto corrente della Vendocasa. Dal canto suo, il compratore del garage ha confermato nel corso del processo di aver concordato un prezzo di 10mila euro per l’acquisto e di essersi fatto carico del compenso dovuto al notaio.
Nell’udienza di ieri, lunedì 10 settembre, al palazzo di giustizia di Cuneo sono stati ascoltati come testimoni due dipendenti dell’agenzia e il notaio che validò l’atto di compravendita. I dipendenti hanno confermato che E.B. fosse l’uomo che aveva trovato il compratore, portando a termine la trattativa seguita in precedenza da un loro collega. A detta di entrambi, gli unici esborsi richiesti alla proprietaria del garage avrebbero dovuto riguardare le spese di agenzia, relative alla pubblicazione dell’annuncio: le spese notarili toccavano invece a chi avrebbe acquistato l’immobile.
Il notaio ha confermato a sua volta che le spese notarili vengono sempre saldate dall’acquirente, salvo rari casi in cui le parti prevedano di regolarsi altrimenti. Quanto ai costi di mediazione dell’agenzia, non essendoci esplicite previsioni normative sono lasciati alla libera contrattazione tra il privato e gli agenti immobiliari.
Ora l’istruttoria proseguirà nella prossima udienza, fissata al 18 ottobre.