Sarebbe dovuto comparire in tribunale a Cuneo per il giudizio immediato il fossanese 32enne M.G., accusato di rapina aggravata e attualmente detenuto nel carcere di Cerialdo.
La sera del 31 marzo scorso l’uomo era stato tratto in arresto dai Carabinieri della Compagnia di Fossano perché dopo essersi presentato nei locali della guardia medica, all’interno dell’ospedale SS. Trinità, aveva sottratto alcuni farmaci da un armadietto. Sorpreso dal medico in servizio di guardia, aveva ingaggiato con lui una colluttazione per poi allontanarsi dalla struttura. I militari, recatisi sul posto, lo avevano individuato pochi minuti dopo nei dintorni dell’ospedale, in possesso dei medicinali rubati.
La difesa di M.G., oggi assente in udienza, sostiene che le condizioni dell’imputato siano incompatibili con la carcerazione: il giovane consuma stupefacenti dall’età di 15 anni ed è in cura da tempo per disturbi psichiatrici presso l’Asl di Savigliano. Lo psichiatra che lo segue lo definisce affetto da cronica tossicodipendenza e da patologie mentali, circostanze che il perito della Procura che lo ha visitato in carcere non ha però confermato.
La richiesta di una nuova perizia è stata rigettata dal giudice che non ha ravvisato traccia di elementi sintomatici di disturbi psichiatrici nel fascicolo processuale. L’imputato per ora resta in carcere e dovrà comparire insieme al medico dell’ospedale di Fossano, costituitosi parte civile, nella prossima udienza fissata per il 22 luglio.