Non era presente in aula il cittadino senegalese D.T., 41 anni, che questa mattina il Tribunale di Cuneo ha giudicato per lesioni personali aggravate e resistenza continuata a pubblico ufficiale. C’era invece l’agente scelto di Polizia Penitenziaria in servizio presso il carcere di Fossano che il 16 ottobre 2017 l’uomo colpì con uno sgabello nel corso di una lite con un compagno di cella, provocandogli lesioni giudicate guaribili in sette giorni.
L’imputato, con condanne precedenti per spaccio, stava discutendo animatamente con l’altro detenuto. L’agente, intervenuto per sedare la lite, si era così ritrovato sulla traiettoria dello sgabello. In quel momento era l’unica guardia presente in sezione e aveva dovuto richiedere l’intervento di un collega per ricondurre alla ragione il senegalese, dopo essere stato colpito una seconda volta.
Dalle testimonianze è emerso inoltre che il pregiudicato, scarcerato lo scorso 25 maggio, aveva già mostrato in più occasioni atteggiamenti aggressivi nei confronti degli altri detenuti e degli agenti. Anche in considerazione di questo fatto il giudice lo ha condannato a nove mesi di reclusione.