FOSSANO - Inchiesta Ream bis, Giovanni Quaglia e Antonio Miglio indagati per turbativa d’asta

L’ex presidente della provincia, ora ai vertici di Fondazione CRT, e il presidente della Cassa di Risparmio di Fossano sono inquisiti insieme a Piero Fassino

Redazione 25/01/2021 17:07

Ci sono anche il presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia, già consigliere regionale e presidente della provincia di Cuneo tra il 1988 e il 2004, e il presidente della Cassa di Risparmio di Fossano Antonio Miglio tra gli inquisiti per turbativa d’asta nell’ambito dell’inchiesta Ream bis.
 
A darne notizia è l’agenzia Ansa, che menziona Quaglia e Miglio insieme all’ex sindaco di Torino Piero Fassino, iscritto a sua volta nel registro degli indagati dal pubblico ministero Gianfranco Colace. Il caso riguarda la vendita dell'area ex Westinghouse, lanciata nel 2012, quando il capoluogo piemontese era amministrato dal centrosinistra. La società Ream versò 5 milioni a titolo di prelazione, ma quando venne indetta la gara non partecipò e i soldi non vennero restituiti.
 
I magistrati, a quanto riferisce Lo Spiffero, sospettano che la gara possa essere stata pilotata per favorire Esselunga a scapito di Novacoop. La società Ream, partecipata dalla Fondazione CRT, aveva sull’area un diritto di prelazione e versò 5 milioni a titolo di caparra con l’intento di destinarla a centro congressi, ma poi scelse di non partecipare alla gara: la stessa venne aggiudicata dalla società Amteco&Maiora, collegata all’Esselunga, per la realizzazione di un supermercato. Nell’ambito della stessa vicenda l’attuale sindaco di Torino Chiara Appendino è stata condannata in primo grado a sei mesi per falso in atto pubblico. I due procedimenti, tuttavia, avrebbero genesi diversa e per questo hanno seguito percorsi paralleli.

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