FOSSANO - Orrore al canile di Fossano: la gatta abbandonata nel trasportino muore sbranata dai cani

La micia era stata lasciata in una borsa chiusa, ma quando i volontari del rifugio se ne se ne sono accorti era troppo tardi: “Rabbia e tristezza per un gesto disumano”

La micia abbandonata nel canile di Fossano

a.c. 06/03/2021 13:06

 
Era stata chiusa nel suo trasportino e lasciata nel prato del canile “Pinco Pallino” di Fossano, che si occupa anche di gatti, cavalli e altri animali abbandonati o maltrattati.
 
Chi ha compiuto questo gesto voleva probabilmente liberarsi della sua micia domestica, nella speranza che i volontari del rifugio di Cussanio si sarebbero presi cura anche di lei. Quel trasportino però è diventato una trappola mortale per il povero animale, abbandonato nella notte tra il 2 e il 3 febbraio scorso.
 
Solo diverse ore più tardi qualcuno si è accorto di quel borsone rosso lanciato al di sopra della recinzione, dopo che i cani liberati dai loro box per la sgambata mattutina ne avevano fatto scempio. La gatta, aggredita senza potersi divincolare, era ferita ma ancora viva quando i volontari l’hanno portata dal veterinario. Purtroppo però le ferite e il trauma subito si sono rivelati troppo gravi e l’hanno portata alla morte nel pomeriggio di mercoledì.
 
Una delle volontarie del “Pinco Pallino” ha postato su Facebook una dolorosa riflessione sul caso, ripresa anche dalla pagina ufficiale del canile: “Non so se in me prevale la rabbia o la tristezza per questo ignobile gesto compiuto da un essere disumano: che ha voluto liberarsi di un qualcosa diventato ormai un ingombro di troppo, un fastidio, magari perché sporcava, o miagolava, o rigava le auto dei vicini. Ma non se l’è sentita di sopprimerlo, e allora ha pensato bene di infilarlo in una borsa da lasciare nel prato del canile, lontano da sguardi indiscreti. In fondo non stava commettendo nulla di grave, anzi... qualcuno lo avrebbe trovato e si sarebbe preso cura di lui, no? Purtroppo in quel prato del canile i cani sono liberi di correre, e a turno hanno addentrato la borsa che conteneva la gatta e che è diventata per lei una trappola mortale… una fine brutale. Ma l’umano non poteva certo prevederlo, lui in fondo ha agito a fin di bene. Come agiscono a fin di bene coloro che abbandonano in una scatola una mamma con i cuccioli, tanto qualcun altro se ne farà carico, e se poi fanno una brutta fine non è colpa loro!”.
 
“L’essere umano, - conclude la volontaria - despota assoluto e prepotente, dispone del pianeta e di tutte le creature che lo abitano a suo piacimento, senza alcun senso di responsabilità, pensando di riuscire sempre a farla franca. Tanto ci sarà il vaccino, o gli scienziati, qualcun altro che ci salverà, che si prenderà cura di noi. Proprio come avrà pensato chi ha abbandonato la gatta nella borsa”.

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