Dopo la becera aggressione andata in scena giusto un mese fa ai danni di un arbitro in una partita di Prima categoria nel Novarese, il calcio piemontese torna a fare i conti con la violenza, con l’aggravante del coinvolgimento di bambini di 12 anni. Al Comunale di Riva di Chieri (TO) il Salice di Fossano - II anno di Esordienti - affrontava lunedì 1° novembre l’Alfortville, una squadra francese, in una partita valida per la quarta edizione dell’Halloween Cup, un torneo disputatosi nel fine settimana dei Santi che ha coinvolto le annate dal 2009 al 2013. La presenza delle giovanili di alcune squadre professionistiche - tra le altre Juventus, Milan, Inter e Alessandria - non è stata un deterrente.
Nel match disputatosi intorno a mezzogiorno di lunedì tutto appariva tranquillo, quando a un certo punto c’è stato uno scontro di gioco tra due ragazzini in campo. Un fallo di reazione di un calciatore fossanese ha scatenato un parapiglia e i francesi gli si sono scagliati addosso con veemenza. Uno dei dirigenti del Salice è intervenuto per sedare la rissa e da lì è successo il finimondo, con l’intervento violento di alcuni adulti d’oltralpe. La baruffa, consumatasi in un terreno fangoso, ha coinvolto anche alcuni bambini francesi, inquadrati mentre scalciano un dirigente fossanese a terra. A contorno gli insulti e linguaggio da osteria di infimo ordine proveniente dagli spalti.
Dopo minuti di palpabile tensione al campo di Riva di Chieri sono poi arrivati i Carabinieri che hanno identificato i dirigenti e i giocatori. I minori francesi dell’Alfortville - squadra della periferia di Parigi - non erano accompagnati dai genitori, ma solamente da quattro rappresentanti della società. L’équipe parigina è conosciuta in patria per le alcune controversie con l’amministrazione del posto e perché il presidente onorario è la vulcanica Veronique Rabiot, ingombrante mamma-agente del calciatore della Juventus Adrien.
Pesante il bilancio della giornata per i cuneesi: un dirigente del Salice, Riccardo Allocco, ha riportato una frattura di una costola e 28 giorni di prognosi. Lo riferisce la società fossanese nata nel 1970 per voce di Danilo Toti, direttore sportivo del Salice, che commenta amareggiato l’accaduto: “Sono basito e senza parole - spiega il dirigente -. È stata una giornata molto brutta, fortunatamente abbiamo tenuto un profilo basso. Ho fatto i complimenti ai nostri ragazzi che si sono tenuti fuori dalla rissa, come si vede chiaramente dal video diffuso sui social. A Fossano c’è una base sana, registro che altrove non è così”.
Il dirigente fossanese è critico anche sull’organizzazione del torneo a cura di un’azienda privata: “Su quel campo non si doveva giocare, i ragazzi non stavano in piedi - continua Toti -. Inoltre ci hanno messo a cambiarci nei servizi, l’impianto non era adeguato a ospitare un torneo del genere. Come società abbiamo fatto dei ragionamenti: d’ora in poi parteciperemo esclusivamente a tornei con una serietà organizzativa conclamata”.
La società fossanese e il dirigente che ha riportato la frattura stanno valutando la denuncia dell’accaduto nelle sedi competenti.
Il video è stato girato da uno spettatore presente alla partita ed è stato caricato su YouTube. Quello che abbiamo caricato è un estratto a cui abbiamo ridotto la qualità e levato l'audio per non rendere riconoscibili i minori.