Nel pomeriggio dello scorso 11 luglio 2017, presso l'abitazione di una signora residente a San Michele Mondovì, due giovani qualificatisi come dipendenti di una ditta che si occupava della fornitura di gas, con modi gentili e rassicuranti spiegavano di dover ispezionare l'abitazione per questioni di conformità del proprio impianto e di dovere verificare la lettura del contatore del gas, poiché con ogni probabilità era da sostituire. Dopo alcuni minuti i due giovani si allontanavano dicendo di aver terminato le loro verifiche.
Solo dopo la donna aveva realizzato che i due, approfittando della sua buona fede, dopo averla distratta con le loro maniere affabili e cortesi, si erano allontanati impossessandosi dei suoi preziosi e di 400 € in contanti.
Presentata la denuncia, la Compagnia dei Carabinieri di Mondovì ha avviato una complessa attività investigativa, ricostruendo quanto accaduto sulla base del peculiare modus operandi dei due e di altre piccole tracce lasciate dagli stessi (un biglietto con dei dati relativi all'intervento da essi operato).
Le indagini proseguite sotto la direzione del Sostituto procuratore Pier Attilio Stea, anche con l'ausilio di attività tecniche che permettevano di individuare i due responsabili dei fatti in due giovani di origini albanesi, M.E. 22 enne e M.K. 24 enne dimoranti rispettivamente in Calcinato (BS) ed in Peschiera del Garda (VR).
Il monitoraggio dei due soggetti ha permesso di attribuire agli stessi una serie di fatti analoghi commessi anche in altre province del nord Italia con il medesimo modus operandi; taluni di questi consumati, così come accaduto in San Michele Mondovì, altri tentati e non portati a termine per la prontezza di spirito delle potenziali vittime. La particolarità e la metodicità del loro operare era sempre la stessa: scelta accurata degli obiettivi (persone preferibilmente anziane e/o residenti da sole), modi affabili e rassicuranti, fingersi dipendenti di una ditta del gas, furto.
Nella nottata di ieri, giovedì 30 marzo i Carabinieri della Compagnia di Mondovì, unitamente a quelli delle Compagnie CC di Desenzano del Garda (BS) e di Peschiera del Garda (VR), hanno dato corso alla fase finale dell'attività investigativa, rintracciando i due soggetti e sottoponendoli alla misura cautelare degli arresti domiciliari.
Sono in corso ulteriori approfondimenti per verificare se altri episodi simili accaduti nella provincia di Cuneo siano in qualche maniera ricollegabili, in termini di responsabilità, ai due arrestati.