Vino, formaggio, caffè sono il suo peccato. Un peccato non di gola, bensì da codice penale. A Torino la Polizia di Stato ha nuovamente arrestato il doglianese Roberto Sardi, 56 anni, considerato il "mago delle truffe": in un anno gli inquirenti hanno accertato che avrebbe colpito almeno 150 volte in aziende che commercializzano vino e caffè. Da tempo i poliziotti lo pedinavano in maniera serrata ma la svolta per il suo arresto è arrivata dalla procura di Cuneo, che ha emanato un vecchio ordine di carcerazione relativo a delle truffe messe in atto in provincia Granda. La pena è di due anni e un mese. Il truffatore seriale era finito già in carcere nel 2013 per aver truffato numerosi commercianti di vini. I carabinieri lo avevano ammanettato mentre stava andando a trovare l'anziano padre a Dogliani.
Era libero perché non aveva alcuna condanna definitiva e da allora non ha mai cambiato la sua tattica: con piglio sicuro e professionale, ordinava ingenti quantità di prodotti da consegnare in due volte. La seconda, quando avrebbe dovuto pagare, non si presentava e spariva nel nulla. Il suo asso nella manica è stato quello di non farsi mai vedere: al primo appuntamento mandava sempre un'amica. Tanti che dagli inquirenti era soprannominato "il truffatore invisibile". Almeno fino a qualche giorno fa quando sono scattate le manette.