SAN MICHELE MONDOVÌ - Botte all’autista di un bus e finestrini sfondati, la folle “vendetta” di una baby gang

Succede a San Michele Mondovì, dove la banda imperversa da mesi. A scatenare la violenza il rifiuto del conducente, giunto a fine corsa, di portare i ragazzi a Ceva

Redazione 20/08/2022 17:16

Prima le minacce, poi le botte e i vandalismi. A fare da sfondo alla notte di follia e violenza di un gruppo di ragazzi è il paese di San Michele Mondovì, un piccolo centro di nemmeno duemila abitanti che da mesi, stando a quanto riferisce il sindaco, si trova a fronteggiare le prepotenze di una baby gang.
 
A farne le spese nella tarda serata di ieri (venerdì 19 agosto) sono stati i titolari di un pullman dell’agenzia Gerion Tours, marito e moglie, di ritorno da una gita organizzata. Verso la mezzanotte il conducente aveva scaricato gli ultimi passeggeri nella centrale piazza don Pennino e si avviava alla rimessa, quando è stato avvicinato da alcuni ragazzi. Forse supponendo che si trattasse di un autobus di linea, i giovani hanno incominciato a chiedere con insistenza di salire sul mezzo: pretendevano che l’autista li portasse a Ceva. Di fronte al diniego è scattata un’aggressione nei confronti dell’uomo. Dopo essere riuscito a fatica a farli scendere, il conducente ha messo in moto il mezzo. I teppisti a quel punto hanno rotto un finestrino scagliandovi contro un sasso. È stato anche divelto un dissuasore in ghisa e lanciato contro la fiancata il pomello soprastante, dal peso di diversi chili. Gli aggrediti si sono quindi rivolti al 118 per le cure.
 
Nessuna traccia, almeno per ora, degli autori delle violenze, dileguatisi prima dell’arrivo dei carabinieri. Il sindaco Domenico Michelotti, recatosi sul posto per sincerarsi di quanto accaduto, ha espresso la sua solidarietà ai titolari della ditta Gerion e ha preannunciato l’intenzione di costituirsi parte civile contro i teppisti a nome dell’amministrazione comunale. Nei loro confronti è stata presentata una denuncia contro ignoti per il danneggiamento di beni pubblici. Si sospetta che gli artefici di tutto questo appartengano allo stesso gruppo di ragazzi che già diverse volte, negli ultimi mesi, è stato notato aggirarsi in paese rendendosi responsabile di danneggiamenti e schiamazzi.

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