Deve rispondere di lesioni stradali, ai danni di due giovanissime cebane, il conducente di un’automobile coinvolta in un grave incidente con un motorino avvenuto a Nucetto nell’agosto di due anni fa.
Le due ragazze si trovavano a bordo di uno scooter lungo la Statale 28, dirette in un vicino paese della Liguria. A un certo punto, la Panda che procedeva davanti al motorino avrebbe inchiodato all’improvviso: “Stavo andando all’incirca a 50 km all’ora, ho cercato di spostarmi verso il centro della carreggiata per evitare l’impatto ma non ci sono riuscita” ha ricordato in aula la guidatrice del ‘cinquantino’.
Entrambe le ragazze, all’epoca quasi diciottenni, avevano riportato gravissime ferite nonostante indossassero il casco. Per la conducente del mezzo la frattura di femore, tibia e omero con diversi giorni di ricovero e sette mesi di riabilitazione. Peggio ancora era andata alla passeggera, una sua amica e coetanea che dopo essere stata sbalzata sulla strada ha dovuto affrontare la perdita dell’occhio destro e una decina di fratture al volto, tra cui quelle al naso e alla mascella: per lei l’assicurazione dell’automobilista ha versato una cifra in pagamento delle spese mediche, ma nessuna delle due ha ottenuto un risarcimento.
Ad avvisare i soccorsi, secondo le testimonianze, non sarebbe stato L.L., l’anziano alla guida della Panda, ma un altro automobilista sopraggiunto poco dopo. Sul posto erano intervenuti i carabinieri di San Michele Mondovì per effettuare i rilievi: “L’auto era parcheggiata a destra, con due ruote fuori dal margine della carreggiata: il veicolo aveva accostato da quel lato e il ciclomotore aveva impattato sul lato posteriore sinistro” ha ricordato uno dei militari intervenuti. A carico di L.L. era stata emessa una contravvenzione, relativa però al fatto che stesse guidando un mezzo sottoposto a sequestro e non alla sua condotta in strada.
Il processo è stato aggiornato al prossimo 26 novembre per sentire altri testimoni.