VILLANOVA MONDOVÌ - "Diffamazione di eccezionale gravità": il Gruppo Gedi condannato a risarcire Fabiana Dadone

Nel mirino sette articoli pubblicati da Repubblica tra settembre e novembre del 2022, relativi ad alcuni contratti di consulenza per ex collaboratori dell'ex Ministro monregalese

Fabiana Dadone

a.d. 21/02/2025 09:43

Diffamazione di eccezionale gravità”. È stata definita così dal giudice civile di Cuneo Rodolfo Magrì la campagna stampa di Repubblica contro l’ex Ministro del Movimento 5 Stelle Fabiana Dadone. In sette articoli pubblicati tra settembre e novembre 2022 la monregalese fu accusata di essere la “regista” di alcuni contratti di consulenza da circa 200 mila euro per tre suoi ex collaboratori presso la Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova. Notizie “riportate come certe e invece totalmente non verificate, nè verificabili”, si legge nella sentenza. Il Gruppo Gedi è stato così condannato al pagamento di 50 mila euro di risarcimento e 7.600 euro di spese processuali. 
 
All’epoca della pubblicazione degli articoli Dadone aveva appena concluso la sua esperienza di Governo e i suoi due mandati da parlamentare. Molto dura la campagna stampa nei suoi confronti: “La Ministra chiama, Genova risponde”, “La Ministra e i contratti sospetti per i suoi collaboratori”, “Le assunzioni facili della Ministra”, alcuni dei titoli pubblicati in quei mesi. 
 
A quelle consulenze, però, Dadone è risultata del tutto estranea. Il giudice, nelle motivazioni, punta il dito contro un giornalismo che “non ha il potere di inventare di sana pianta responsabilità di oggetti su fatti specifici, senza aver prima verificato se può esserci una prova, un indizio”. E ancora: “Le notizie contenute negli articoli si sono rivelate prive di contenuti, visto che le varie indagini su cui è stato sollevato il ‘polverone’ non hanno portato a nulla, nemmeno nei confronti dei veri autori di certe scelte”.

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