Avrebbe attestato di risiedere in Italia da dieci anni allo scopo di essere ammessa a percepire il reddito di cittadinanza. Per questo una cittadina italiana di origini marocchine residente a Bagnasco, F.S., si trova ora a rispondere davanti alla giustizia penale per i reati di falso ideologico e falsa dichiarazione.
L’udienza filtro del processo a suo carico si è tenuta ieri, giovedì 29 aprile. Secondo le accuse, la donna avrebbe presentato una domanda per l’ottenimento del sussidio corredata da una dichiarazione protocollata dall’Inps nella quale attestava di essere in possesso dei requisiti. Agli immigrati regolari che vogliano accedere alla misura è richiesto, in aggiunta ai vari standard patrimoniali, di essere residenti in Italia da almeno dieci anni, di cui almeno due in modo continuativo.
Un requisito che F.S. non avrebbe potuto soddisfare se, come risulta dagli atti della Procura, è giunta nel nostro Paese solo nel marzo 2015 e ha effettuato un cambio di residenza nel 2018. La segnalazione all’autorità giudiziaria era partita nel luglio dello scorso anno da parte del comune di Bagnasco. Nel corso dell’udienza filtro l’imputata è comparsa in aula insieme al suo avvocato: dovrà tornarci il prossimo 25 novembre, quando è previsto il completamento dell’istruttoria con l’esame di tutti i testimoni.