Si è conclusa nella mattinata di oggi, mercoledì 20 giugno, presso il tribunale di Cuneo, la fase istruttoria del processo ai danni di Z.M., classe '94, di origine libica: furto e permanenza illecita sul territorio nazionale le accuse. I fatti si riferiscono ad un furto perpetrato presso il punto vendita Ovs di Mondovì, nell'outlet Mondovicino, risalgono al 20 gennaio dei 2016 e sono stati ricostruiti dalle testimonianze di un agente dei Carabinieri intervenuto allora e di un addetto alla sorveglianza in servizio all'epoca nel negozio.
Quest'ultimo notò tre ragazzi trafugare alcuni capi di abbigliamento (per un valore totale di circa 50 euro): una volta fermati i tre, tutti di origine nordafricana, cercarono di darsi alla fuga. I Carabinieri, allertati immediatamente, riuscirono a fermare solamente Z.M., che risultò privo di documenti e privo di permesso di soggiorno. Gli altri due ragazzi riuscirono a dileguarsi, portando con loro la refurtiva, mai recuperata.
Per il giovane libico il Pm ha richiesto due mesi di reclusione per la permanenza illecita sul suolo italiano, mentre per quanto riguarda l'accusa di furto si va verso l'assoluzione per insufficienza di prove. Il punto vendita, infatti, era privo di telecamere di videosorveglianza, e il ragazzo non era in possesso di merce rubata quando fu fermato dalle forze dell'ordine. Per quest'ultimo capo d'imputazione, inoltre, la difesa ha richiesto il proscioglimento in ragione della particolare tenuità del fatto.