Tre ultrasessantenni sono stati arrestati pochi minuti fa dai carabinieri del comando provinciale di Torino, in collaborazione con i colleghi di Mondovì. Sono loro i responsabili dei fatti avvenuti nella notte appena trascorsa, tra mercoledì 13 e giovedì 14 novembre a Garessio: i tre, servendosi di un dispositivo carico di esplosivo chiamato in gergo “marmotta”, hanno fatto saltare il Postamat dell'ufficio postale, fuggendo poi a bordo di un'auto rubata con un bottino di circa 30 mila euro. L'esplosione ha sfondato la vetrata dell'ufficio ed è stata così forte, secondo quanto riferito da alcuni residenti, da far tremare l'intera palazzina di via Garibaldi: sul posto erano intervenuti anche i Vigili del Fuoco e gli artificieri. 

 

I tre sono stati fermati mentre si trovavano ancora in provincia di Cuneo in possesso di chiodi a 4 punte finalizzati ad eludere eventuali inseguimenti, di un disturbatore di frequenze (cd jammer), maschere, un inibitore di centraline per furto di autovetture e di attrezzatura funzionale alla commissione del "colpo". I carabinieri stanno indagando per scoprire se gli stessi malviventi sono coinvolti in altri episodi analoghi avvenuti in provincia, i più recenti a Vicoforte e Tarantasca. Nell'abitazione di uno dei tre uomini è stato rinvenuto un altro ordigno simile a quello utilizzato a Garessio.