È mancato stamani dopo una strenua lotta con la malattia il 74enne Raffaele Sasso, storica firma del giornalismo cuneese. Una vita da cronista autentico spesa fino agli ultimi giorni con taccuino e penna in mano: solo poche settimane fa aveva dato alle stampe con CEM il libro dedicato ai pionieri cuneesi dell’automobile, “I fratelli Ceirano”.
Nato nel 1947 a Polla, in provincia di Salerno, era cresciuto a Ceva e poi a Mondovì. Era pubblicista dal 1972 e dal 1979 giornalista professionista: agli anni del praticantato erano seguite le corrispondenze per testate nazionali come “Gazzetta del Popolo”, “La Repubblica” e il “Secolo XIX”. Da lungo tempo collaborava con l’Ansa Piemonte e con il Tgr Piemonte di Rai 3. Ma era soprattutto nel giornalismo locale che aveva trovato la sua dimensione: per anni firma di punta di “Provincia Granda”, nel 2015 era passato a “L’Unione Monregalese” come coordinatore dei servizi speciali e dell’attività di redazione e responsabile delle pagine per la zona Cebana. Incarico che ha ricoperto fino all’ultimo al pari di quello di presidente del Collegio revisori dei conti dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte.
Come addetto stampa aveva lavorato per l’allora sottosegretario agli Esteri Raffaele Costa a inizio anni Ottanta, poi per aziende private (Banca Alpi Marittime, Mondovicino) ed enti quali il Lions Club (era tra i fondatori del Lions Club Carrù-Dogliani) e la Croce Rossa Italiana.
Alla moglie Gisella, alla famiglia e agli amici vanno le condoglianze della redazione di Cuneodice.it.