MONDOVÌ - Investì una sedicenne sulle strisce, è a processo per lesioni

I fatti in via Vittorio Veneto a Mondovì: la vittima non ricorda nulla dell’incidente. La difesa dell’imputata: “La ragazza aveva le cuffiette alle orecchie”

a.c. 21/09/2021 16:27

 
Non ricorda niente di ciò che le è successo a ottobre di tre anni fa, mentre attraversava sulle strisce a pochi metri di distanza da casa. Quell’incidente, però, le è costato un ricovero in prognosi riservata e lunghi mesi di riabilitazione: la vittima, una sedicenne residente a Mondovì, era stata travolta da una Panda in via Vittorio Veneto. Trasportata in elicottero al Santa Croce di Cuneo, sarebbe stata dimessa circa due settimane dopo.
 
Oggi dice di non avere memoria di quanto accaduto quel giorno, al rientro da scuola. A differenza di sua madre, che aveva assistito alla scena dalla finestra di casa: “Mia figlia era a metà delle strisce pedonali quando un’auto bianca l’ha presa di colpo. All’inizio non ero sicura che fosse lei, quando sono corsa in strada aveva già perso conoscenza. Ma non l’ho raccontato subito ai carabinieri perché ero troppo confusa e preoccupata”. La donna esclude tuttavia che l’adolescente, sofferente dalla nascita di un problema uditivo, stesse ascoltando musica: “Non aveva gli auricolari”.
 
La questione delle cuffiette è dibattuta tra la Procura e la difesa di R.B., la conducente del veicolo, ora imputata per lesioni stradali gravi. Di fronte al giudice il maresciallo Raimondo Cosmo dei carabinieri di Villanova Mondovì, intervenuti per primi sul luogo dell’incidente, ha riferito di non aver trovato traccia di frenata: “La velocità doveva essere all’incirca quella prevista dai limiti urbani, l’ho potuto desumere dalle testimonianze e dal fatto che l’auto usciva da una rotonda e aveva il sole contro. Il pedone è stato colpito a metà della carreggiata”.
 
Il prossimo 20 dicembre si ascolteranno le deposizioni dei consulenti di parte prima della discussione finale.

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