BASTIA MONDOVÌ - Lacci d'acciaio e trappole per catturare gli animali selvatici: segnalato alla Procura il responsabile

L'intervento dei Carabinieri Forestali di Mondovì nel Comune di Bastia. Nella zona rivenuta anche una carcassa di volpe, probabilmente morta per soffocamento dovuto a uno dei lacci

06/11/2020 16:03

 
I Carabinieri Forestali di Mondovì, con il supporto dell’Arma territoriale di San Michele Mondovì, hanno nei giorni scorsi individuato, all’interno di una proprietà privata sita nel comune di Bastia Mondovì, tre lacci costituiti da cavi di acciaio con chiusura a cappio, installati lungo una recinzione e finalizzati alla cattura di animali selvatici. Nei pressi di uno dei congegni era inoltre presente una carcassa di volpe, morta probabilmente in seguito al soffocamento indotto dall’imprigionamento nel laccio stesso.
 
Nella stessa zona veniva poi rinvenuta una trappola a scatto per la cattura di animali selvatici, pronta a scattare e con alcuni bocconi-esca al suo interno per attrarre gli animali. Il proprietario dell’area è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Cuneo per reati di maltrattamento a danno degli animali e di prelievo di fauna selvatica con mezzi non consentiti. Tutti i congegni sono stati sottoposti a sequestro penale.
 
I mezzi di cattura come quelli rinvenuti a Bastia Mondovì sono vietati in quanto non agiscono selettivamente su una particolare specie e il loro impiego non si può giustificare con la finalità di contenere le specie dannose, poiché qualunque specie può venire catturata. Il codice penale inoltre ha previsto uno specifico articolo (Art. 544 ter C.P.) a tutela del sentimento verso gli animali e la cattura con questi mezzi è considerata vietata in quanto gli animali intrappolati sono sottoposti a sofferenze che conducono alla morte solo dopo molte ore di agonia.

c.s.

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