MONDOVÌ - Latitante dopo la denuncia della ex, provoca un incidente e scappa dall’ospedale

I fatti risalgono al 2019, dopo un sinistro sulla Fondovalle Tanaro. Da allora l’uomo è ricercato per violenza sessuale, stalking, violazione di domicilio e altri reati

Andrea Cascioli 18/03/2025 18:48

Da quasi sette anni è fuga per mezza Europa, inseguito da un mandato di arresto per una sfilza di reati: violenza sessuale, furto, violazione di domicilio, stalking, violenza privata, minaccia, lesioni personali, diffamazione. Imputazioni delle quali A.S.P., cittadino rumeno, è chiamato a rispondere ora davanti al tribunale di Cuneo, a seguito di una denuncia presentata nel 2018 dalla ex compagna.
 
La donna, sua connazionale, ha deposto contro di lui in fase di incidente probatorio. Nell’ultima udienza hanno parlato invece i carabinieri che si occuparono delle indagini a suo carico, coordinate dal Norm di Mondovì: “Venni avvisato dell’aggressione di un uomo di origine romena sulla ex compagna. Lei era in ospedale per la brutta aggressione” ha ricordato il luogotenente Massimo Mana. Di quella coppia, residente in un piccolo centro della val Tanaro, le forze dell’ordine si erano occupate già nel 2015 dopo una denuncia per maltrattamenti in famiglia. Lui era anche stato processato.
 
Nel maggio di tre anni dopo, quando i due si erano ormai lasciati, lui avrebbe fatto irruzione in casa di lei, appropriandosi del cellulare della ex e inviando foto e messaggi ai colleghi di lei dove si diceva che “non era una buona madre” e non teneva in ordine la casa. “La donna - ha raccontato il maresciallo superiore Emanuele Sozzari - era davanti a casa della madre. Sanguinava dal labbro, aveva vistosi segni sul collo. Diceva di essere stata picchiata dall’ex compagno”. In ospedale erano state attestate le varie ecchimosi, con una prognosi iniziale di venticinque giorni.
 
All’arrivo delle pattuglie, il sospettato si era già dileguato. L’auto su cui viaggiava, una Ford Focus, era stata individuata da una telecamera stradale sulla strada tra Vicoforte e Mondovì, verso le sei del mattino: un orario compatibile con le violenze denunciate. Più tardi la stessa macchina era stata segnalata di passaggio a Trieste e le autorità avevano diramato un mandato di arresto europeo.
 
La fuga della “primula rossa” da allora è proseguita in modo sempre più rocambolesco. Un anno dopo l’uomo era stato rintracciato in Germania: fermato insieme ad altri a seguito di una rissa in un bar, era riuscito a scappare dal commissariato di polizia durante le pratiche per la segnalazione. Un mese più tardi era di nuovo in Italia, protagonista di un incidente autonomo lungo la Fondovalle Tanaro: l’auto che guidava, un veicolo con targa tedesca, era uscita di strada. Un’ambulanza lo aveva portato in ospedale a Mondovì, ma il latitante si era dileguato prima che arrivassero i carabinieri.
 
L’istruttoria a Cuneo proseguirà il prossimo 21 maggio davanti al collegio giudicante.

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