Nella serata di martedì 20 agosto
un incendio si è sviluppato sulla linea di lavorazione del rifiuto indifferenziato dell'impianto di trattamento rifiuti gestito da AMA di Magliano Alpi. Sul posto sono stati richiamati anche i tecnici Arpa, giunti sul luogo mentre tre squadre dei Vigili del Fuoco stavano già procedendo alle operazioni di spegnimento del rogo, originatosi per cause in corso di accertamento. I danni hanno riguardato il separatore metalli, il nastro di alimentazione del vaglio secondario di RSU e l'impianto elettrico.
I tecnici Arpa hanno proceduto con la valutazione delle emissioni diffuse, che ha riguardato il perimetro esterno al capannone sede dell'impianto, il perimetro aziendale e l'abitato di Magliano Alpi. Sono stati monitorati i composti organici volatili totali e i parametri di combustione, con strumentazione automatica dedicata: non si sono rilevati valori superiori ai limiti di rilevabilità strumentale nè nel perimetro aziendale, nè nell'abitato di Magliano Alpi, posto peraltro sottovento per la maggior parte del periodo interessato dall'evento. Tracce di inquinanti si sono rilevate nel perimetro esterno al capannone interessato dall'incendio, ma con valori al di sotto dei limiti ambientali.
La linea era ferma al momento dell'incendio, la fossa di RSU (rifiuto solido urbano) con materiale residuo non è stata interessata dall'incendio così come i cassoni di FSL (frazione secco leggera), che sono stati allontanati dall'area e ubicati nel piazzale in zona sicura, in attesa di invio a recupero.
Il materiale residuale sul vaglio è stato prontamente rimosso, stoccato presso il piazzale esterno e destinato a smaltimento. Le acque di spegnimento dell'incendio, confinate nel capannone, come dichiarato dall'azienda, sono oggi in corso di aspirazione con canal jet e saranno inviate a propria volta a smaltimento. La ditta procederà al campionamento di acque dalla vasca di prima pioggia per verificare un'eventuale interessamento della stessa dalle acque di spegnimento e relazionerà appena possibile agli enti per valutare la gestione delle stesse.
La ditta ha comunicato che conferirà in via eccezionale, fino a ripristino dell'impianto, l'RSU ad altro impianto del cuneese (quello ACSR Borgo San Dalmazzo) e successivamente ad altri disponibili al ritiro.