Alban Gropcaj, 29 anni, italiano di origini albanesi, è stato ucciso a colpi di pistola a Fortaleza, in Brasile, durante un tentativo di rapina andato male. L'uomo, carpentiere della 'Azzurro' di Mondovì, si trovava in Sudamerica per lavoro insieme al suo titolare, Guido Bertola, anch'egli monregalese. I due stavano uscendo da un locale in orario serale quando sono stati avvicinati da due uomini a bordo di una moto, che li hanno minacciati con una pistola, intimandogli di consegnargli il denaro in loro possesso. Alban non si sarebbe fatto intimorire opponendo resistenza, ma il suo coraggio gli è stato fatale: i malviventi hanno aperto il fuoco, uccidendolo. Guido Bertola, illeso, sarebbe invece ricoverato in ospedale sotto shock.
La città di Fortaleza è una delle più pericolose del Brasile. Ubicata nel nordest della nazione sudamericana è da tempo sotto lo scacco della criminalità, che controlla le prigioni e semina il terrore in città, con assalti a banche, negozi e mezzi di trasporto. Ad inizio anno il nuovo Governo brasiliano, presieduto dal conservatore Bolsonaro, ha varato una serie di misure per contrastare le bande criminali e ha inviato 300 militari per pattugliare il centro urbano di Fortaleza. I provvedimenti, evidentemente, non hanno risolto la situazione.