Nonostante si faccia un gran parlare degli effetti nefasti dei social network, c’è da ricordare che a volte la smania dei più - e meno - giovani di localizzarsi e fotografarsi ovunque fornisce utilissimi strumenti investigativi alle forze dell’ordine.
Attraverso Facebook, ad esempio, è stato possibile individuare il responsabile di una violenta aggressione avvenuta nella notte di San Silvestro del 2016 alla discoteca White Out di Prato Nevoso: si tratta del savonese L.V., oggi 24enne, che insieme a un gruppo di amici provenienti dalla Liguria si era recato nella popolare località sciistica del Monregalese per festeggiare l’ultimo dell’anno in un club.
Pare però che la compagnia fosse un po’ su di giri, e tra uno spintone e l’altro i ragazzi sarebbero stati richiamati un paio di volte da un altro gruppo di giovani presenti alla festa. Ne era seguita una rissa in cui ad avere la peggio è stato uno di questi ultimi, che all’epoca dei fatti aveva 17 anni. Il giovane, colpito da L.V. con un pugno, ha perso tre denti e ha riportato lesioni consistenti, tanto che dovrà mettere il bite dentale ogni notte e sottoporsi a periodici interventi ricostruttivi per tutta la vita.
In considerazione di queste gravi conseguenze e della gratuità del gesto, la pubblica accusa ha deciso di escludere le attenuanti generiche e ha chiesto una pena di 3 anni. Il difensore, pur senza opporsi a una condanna, ha invece sottolineato la confusa dinamica degli eventi e il fatto che - dopo essere stato allontanato dai buttafuori del White Out - l’imputato avesse atteso sul posto l’arrivo dei Carabinieri.
Il giudice lo ha infine condannato a 8 mesi di reclusione e al pagamento di 3mila euro di provvisionale alla parte offesa, rimettendo al giudizio in sede civile la quantificazione dei danni.